Giro d’Italia 2023, Michal Matthews sprigiona tutta la sua potenza sul traguardo di Melfi – Remco Evenepoel si prende 3″ al TV
Michal Matthews torna a vincere al Giro d’Italia 2023. Il portacolori del Team Jayco – AlUla è stato il più veloce in una volata di un gruppetto ristretto che si è selezionato nei chilometri finali, quando la pioggia e le due salite previste hanno messo fatica nelle gambe dei corridori. L’arrivo ha visto un lungo testa a testa tra l’australiano e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), che è riuscito a chiudere in seconda posizione davanti a Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Quarta posizione, invece, per Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) che taglia il traguardo davanti al rimontante Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck). Tra i dieci anche Simone Velasco (Astana Qazaqstan), ottavo, e Andrea Vendrame (Ag2r Citröen Team). Nel primo gruppo è arrivato anche Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) che al secondo traguardo volante è andato a prendersi tre secondi di abbuono davanti a Primoz Roglic (Jumbo-Visma): due secondi per lo sloveno.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
La tensione di inizio tappa, vista la possibile grande voglia di fuga, si risolve ben presto quando a partire sono Alexader Konychev e Velijko Stojnic, che si lanciano all’attacco dopo un cenno di assenso di un uomo della Trek – Segafredo. Mentre la coppia Team Corratec – Selle Italia prova subito a guadagnare terreno, alle loro spalle si registrano solo sorrisi e chiacchiere amichevoli, senza alcun altro scatto. I due attaccanti riescono così rapidamente a fare il vuoto, guadagnando fino ad un massimo di quasi sette minuti prima che Trek – Segafredo e Team Jayco – AlUla decidano di mettersi a controllare la corsa.
Con anche Eolo – Kometa e Alpecin – Deceuninck che si portano in testa al gruppo, il distacco inizia a scendere molto rapidamente e quel vantaggio così velocemente accumulato scende in pochissimo tempo, malgrado davanti riescano comunque a tenere una media di 43,8 km/h nelle prime due ore di corsa. Il plotone accelera ulteriomente avvicinandosi al traguardo volante di Foggia, dove i due battistrada non si danno ovviamente battaglia, con Konychev a transitare per primo davanti a Stojnic, mentre la volata c’è tra i corridori del gruppo interessati ai punti per la Maglia Ciclamino, con Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che a prendersi il terzo posto su Arne Marit (Intermarché-Circus-Wanty), Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e Jonathan Milan (Bahrain Victorious). Questa accelerazione porta il gap a scendere a 1’40”, ma in seguito il plotone rallenta concedendo nuovamente 2’15” alla coppia al comando.
Mentre inizia a piovere un po’ di più sulla corsa, il distacco si stabilizza sui 2’ per tanti chilometri, iniziando a calare nell’avvicinamento alla prima salita di giornata, il Valico dei Laghi di Monticchio, grazie soprattutto al lavoro degli uomini della Trek-Segafredo e del Team Jayco AlUla. A 45 dall’arrivo tutti i team accelerano per portare i propri capitani davanti, ma i due di testa mantengono un vantaggio di circa 1’45” ai piedi della prima salita.
I primi a portarsi in testa al gruppo appena inizia la salita sono gli uomini del Team Jayco-AlUla, con cui continuano a collaborare anche i Trek-Segafredo. Con questa accelerazione il vantaggio dei fuggitivi scende subito sotto il minuto, mentre Stojnic rimane da solo in testa alla corsa. Il serbo viene ripreso a 36 chilometri dalla conclusione da un gruppo in cui il ritmo è fatto da Filippo Zana (Team Jayco-AlUla). Il campione italiano mette in difficoltà tanti corridori: tra coloro che si staccano su questa salita anche i velocisti Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), Fernando Gaviria (Movistar) e Jonathan Milan (Bahrain Victorious).
In vista del GPM Zana si sposta dalla prima posizione del gruppo e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) si lancia all’attacco per andare a prendere i punti per la Maglia Azzurra: alla sua ruota si porta Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), ma non riesce a superarlo nello sprint. Nel frattempo anche Magnus Cort Nielsen (EF Eduacation-EasyPost) perde contatto dal gruppo Maglia Rosa.
Anche sulla seconda salita sono gli uomini della Jayco-AlUla a forzare l’andatura, ma nel finale è la Ineos Grenadiers che decide di alzare il ritmo mandando in difficoltà Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Pinot va a conquistare anche questo GPM e, poi, sono i Soudal-QuickStep a disegnare le traiettorie in discesa. Nel corso della discesa Pedersen riesce a riportarsi in gruppo, grazie al grande lavoro del compagno dei compagni di squadra rimasti al suo fianco.
Nel corso della discesa sono tanti i corridori che finiscono a terra o sono rallentati da problemi meccanici. Tra gli uomini che perdono terreno anche Joao Almeida (UAE Team Emirates), coinvolto in una caduta, che viene aiutato dai compagni di squadra a rientrare. Alla fine della discesa Roglic prova a sorprendere Evenepoel al traguardo volante, ma la Maglia Rosa è attento nelle prime posizioni ed è lui a transitare davanti allo sloveno.
A questo punto sono gli uomini della Jayco-AlUla a tornare nelle prime posizioni del gruppo, con ancora Zana a sacrificarsi per il suo capitano. All’ingresso negli ultimi cinque chilometri sono, però, i corridori della Trek-Segafredo a prendere in mano le redini della corsa. Il gruppetto di testa entra così negli ultimi chilometri con gli uomini di Pedersen nelle prime posizioni del gruppo e Vincenzo Albanese (Eolo – Kometa) alla sua ruota. A lanciare la volata è tuttavia Michael Matthews, che coglie l’attimo per resistere poi sino al traguardo. Alle sua spalle Groves riesce ad uscire dalla ruota del compagno di squadra Conci per prendere la terza posizione, ma non a sopravanzare Pedersen.
Risultato Tappa 3 Giro d’Italia 2023
Classifiche Giro d’Italia 2023
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